Solo le farmacie impiegano 85mila dipendenti. Il futuro tra digitale e medicina personalizzata
Il farmaco va sempre più in alto: le imprese del settore possono contare su un indotto altamente innovativo con 66.000 addetti, 14 miliardi di produzione e più di 800 milioni di investimenti. Considerando gli occupati nella distribuzione (oltre 12.000) e nelle farmacie (85.000), la somma di addetti diretti, indotto e filiera è pari a 228.000.
In questo contesto le aziende diventeranno sempre più tecnologiche e digitali per una medicina altamente personalizzata. Scenari nuovi si aprono all'orizzonte lasciando presagire un futuro diverso anche per l'industria farmaceutica e la parola d'ordine è "convergenza" tra pharma e ICT (Information and Communications Technology), tanto che nei prossimi 3 anni - secondo un'indagine Farmindustria-Bain & Company - le imprese del farmaco in Italia imboccheranno con decisione la strada dell'innovazione digitale: l'88% pensa di portarla nella produzione e il 71% nella Ricerca.
Il farmaco, spiega Farmindustria, diviene infatti un "processo, si fonde con i dispositivi e i servizi digitali, mentre la genomica sposa i Big data per puntare veloce alla medicina personalizzata". E positivi sono i dati presentati oggi, con l'Italia del farmaco che vanta vere eccellenze. Nel biotech, sono oltre 200 le aziende nel Paese: investono in R&S circa 650 milioni e i progetti di ricerca sono oltre 300. Italia in prima linea anche per i vaccini, che generano pure risparmi significativi: per 1 euro speso se ne risparmiano 16 per i costi della malattia evitati. Nelle Terapie Avanzate, poi, 3 su 6 di quelle autorizzate in Europa sono italiane, mentre per i farmaci orfani alle malattie rare è destinato il 25% del totale degli studi clinici in Italia.
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